“Abbiamo letto con disagio e imbarazzo le dichiarazioni rilasciate il 23 maggio a “Quibrescia” dal sindaco, dall’assessore all’ambiente Vilardi e dal coordinatore del comitato elettorale di Paroli in merito alla questione Caffaro/Pcb.
Il Sidaco Paroli e il suo assessore Vilardi, in compagnia del marito “coordinatore” Stefano Saglia, hanno tentato una disperata autodifesa , ancora più imbarazzante e vergognosa dell’immobilismo che ha contraddistinto il loro operato degli ultimi 5 anni.
Affermare che:
“non ci sono pericoli per la salute dei cittadini, che le ordinanze fatte dal sindaco anche nella zona Caffaro sono ultra-tutelative, che i dati bresciani sono in linea con quelli delle altre città e che continuare a dire che c’è allarme è un danno a Brescia, è sciacallaggio e masochismo” (Saglia)
è non solo irresponsabile, ma anche criminale.
Le parole irripetibili della Vilardi sono offensive e volgari (ma questo è il modo con cui si è sempre rapportata con noi cittadini).
Insinuare di aver subito “violenza psichica” riguardo all’occupazione dell’ufficio è assolutamente offensivo nei confronti di tutti quei cittadini che in questi anni hanno subito danni alla salute, danni esistenziali e danni economici a causa della Caffaro.
Non commentiamo gli ulteriori insulti, ma condanniamo l’ennesima bugia: la scuola Deledda non è mai stata una priorità per questa amministrazione che non ha mai pensato di investire un euro nella sua bonifica (mentre per altri progetti, come il Bigio o lo spostamento della pensilina, la chiusura della biblioludoteca o il parcheggio sotto il castello, i finanziamenti non sono stati un problema).
Questi emuli di Schettino, che mentre tutto va a fondo, cercano di tranquillizzare invece di preoccuparsi di salvare ogni cosa, dimostrano che hanno un solo interesse nell’attività politica: sé stessi!”
Coordinamento Sos Scuola di Brescia
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Per approfondimenti leggi:
- Ambiente, il Pdl propone un Garante in Loggia (quiBrescia.it, 23 maggio 2013)